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CorSport - Petriccione, l’equilibratore: Catanzaro sale a testa alta

CorSport - Petriccione, l’equilibratore: Catanzaro sale a testa alta
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 14:00Catanzaro
di Angelo Zarra
fonte corrieredellosport.it

A distanza di qualche giorno ci sono ancora echi dal derby di Calabria che ha regalato al Catanzaro un risultato storico ai danni dei rivali del Cosenza. Con la squadra che sta godendo il meritato riposo fino a questo pomeriggio, approfittando della sosta programmata per il fine settimana, sono ancora i tifosi giallorossi a prendersi la scena. Gli ultras della curva Massimo Capraro, infatti, hanno voluto ringraziare «tutta la tifoseria giallorossa, dai club organizzati della città a quelli sparsi in giro per l’Italia fino ad ogni singolo tifoso, per lo spettacolo offerto agli occhi di un’intera nazione: uno stadio pieno, una coreografia riuscitissima, una bolgia continua per cento minuti e oltre». Il risveglio di sentimenti di orgoglio per i colori si è manifestata con diverse coreografie, arrivando a organizzarne una anche a fine gara, situazione del tutto fuori dal comune, visto che solitamente lo spettacolo offerto dalle curve viene offerto ad inizio gara. La passione della tifoseria del Catanzaro si è superata in questa circostanza.  

Catanzaro, Petriccione direttore d’orchestra 

Dunque tutto curato nei minimi termini, tutto perfetto, sugli spalti ma, soprattutto, in campo. La squadra di mister Caserta, ha offerto una prova gagliarda, orchestrata come sempre da Jacopo Petriccione, metronomo di un centrocampo ormai ampiamente collaudato, costruito con vari interpreti che si alternano nella costante del trentenne goriziano, numero 10 sulle spalle, pronto a dettare i tempi a tutti, da consumato regista che prima ragiona a testa alta, smista, propone e copre. Petriccione, arrivato a gennaio 2024 dal Crotone, ha immediatamente avuto responsabilità, assunte e gestite con maturità e grande personalità. Se nella passata stagione mister Vivarini lo voleva più proiettato in avanti, in uno scacchiere che fraseggiava a lungo, con mister Caserta lo spartito è cambiato, maggiore spinta verticale e, dunque, Petriccione diventa fondamentale anche nel consentire ai propri compagni di proporsi creando gioco e giocate qualche metro dietro. 

Centrocampo solido 

Il centrocampo giallorosso delle 3 ‘P’, formato da Pompetti, Petriccione e Pontisso (in alternativa Pagano), grazie ai piedi dell’ex regista di Lecce e Pordenone, risulta in grado di dare tempi d’inserimento giusti per chi va a rete, consentendo tra l’altro a Pietro Iemmello di essere, attualmente, capocannoniere del girone (14 reti) ma anche agli stessi centrocampisti di essere letali (7 centri tra Pontisso e Pompetti). Ecco l’unico cruccio di Petriccione: la rete. Nelle decine di tocchi palla a partita (regolarmente completati), non è ancora arrivato il momento di esultare per una propria rete, pur mettendo spesso lo zampino nelle marcature giallorosse grazie a giocate intelligenti, spesso verticali per imbucare in porta i compagni, seguendo quello che chiede continuamente mister Caserta.