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GdS - Catanzaro, fantasia D’Alessandro: "Ho voglia di mettermi in gioco e mi piace il progetto ambizioso del club"

GdS - Catanzaro, fantasia D’Alessandro: "Ho voglia di mettermi in gioco e mi piace il progetto ambizioso del club"TuttoB.com
D'Alessandro
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 5 settembre 2024, 10:24Catanzaro
di Marco Lombardi

"Catanzaro, fantasia D’Alessandro: 'Ho voglia di mettermi in gioco e mi piace il progetto ambizioso del club'", titola la Gazzetta del Sud. 

Il colpo che nessuno s’aspettava. Perché il Catanzaro aveva già messo a posto il fronte offensivo e non sembrava avesse bisogno di niente. Invece, il ds Polito ha piazzato la zampata in extremis, quando mancava pochissimo al gong, assicurandosi le qualità, l’esperienza, il carisma di uno da 149 partite in Serie A e 222 in Serie B. Marco D’Alessandro, 33 anni, è stata la classica ciliegina sulla torta. L’uomo che può fare sognare i tifosi. Un vecchio lupo dei mari cadetti (e non solo) che porta una dote ricchissima: «Ho tanta voglia di mettermi ancora in gioco», ha spiegato l’attaccante ingaggiato dal Monza. La firma sul biennale e lo sbarco in città domenica sera, poco prima dell’incontro con la Carrarese vissuto in tribuna al “Ceravolo («La squadra ha giocato benissimo dominando dall’inizio alla fine, forse il 3-1 è stretto»), hanno anticipato le sue prime parole in giallorosso (rilasciate dai canali ufficiali) e i primi allenamenti con i compagni (ieri nella doppia a Giovino).

«Ho accettato l’opportunità che mi è stata offerta dal direttore Polito, da un lato perché mi ha fatto sentire una grande voglia di portarmi qui, dall’altro perché so di arrivare in una società ambiziosa, che ha dimostrato di voler far bene e di avere una progettualità. Alla mia età volevo far parte di un progetto ambizioso, sentirmi ancora giocatore e mettermi a disposizione della squadra per aiutare questa società a far bene». L’anno scorso è stato in prestito al Pisa (23 gare, tre reti e tre assist).

Romano cresciuto nella Roma, che l’ha fatto esordire in A, categoria frequentata anche con Bari, Atalanta, Spal, Udinese e Benevento, dov’era già stato compagno di Iemmello («Il primo a chiamarmi appena ha saputo del mio arrivo, mi ha parlato della città e dell’affetto dei tifosi»), mentre Livorno, Grosseto, Cesena, Verona e Monza l’hanno accolto in B. D’Alessandro sarà fondamentale per l’esempio che può dare ai tanti giocatori più giovani, in allenamento come in partita: «Sono ragazzi con grandi margini di crescita, sarebbe importante per me avere la possibilità di trasmettere la mia esperienza e dare loro una mano sia in campo che fuori».

E ovviamente per quello che potrà dare sul piano tecnico e tattico, lui che è un esterno offensivo destro, ma può giocare in tutti i ruoli dell’attacco: «I risultati sono stati forse un po’ sotto le aspettative perché si è cambiato tanto, c’è un allenatore nuovo e ci vuole del tempo, ma quando si vuole ottenere tutto e subito si rischia di restarci male. Servono pazienza e un costante equilibrio, non bisogna riempirsi di negatività quando le cose non girano, né esaltarsi troppo quando vanno bene. Bisogna lavorare bene, spinti anche dall’entusiasmo che ha questa piazza. Quello di B è un campionato difficile, con un livello molto equilibrato, a fare la differenza è il gruppo, la voglia di non mollare niente. Io non vedo l’ora di farmi vedere in campo».

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