GdS - Catanzaro, quell’agrodolce continuità
"Catanzaro, quell’agrodolce continuità", titola la Gazzetta del Sud.
Come si legge nell'articolo di Andrea Celia Magno, "Caserta lo aveva detto alla vigilia e l’avrà pensato anche ieri nel day after: «Il girone di ritorno è un altro campionato e ci sarà più equilibrio di quanto non ce sia stato fin qui, d’ora in poi anche un punto solo potrebbe rivelarsi decisivo». E allora quello ottenuto a Bolzano contro il Sudtirol va inquadrato positivamente per un paio di “almeno”: nel senso che si poteva pure perdere e il pareggio ha allungato la striscia positiva garantendo almeno un pizzico di continuità, e che la tanto temuta ripartenza dopo la sosta non ha segnalato una squadra priva di mordente, almeno non in tutti i suoi interpreti.
Sull’altro fronte aperto in Alto Adige, vale a dire l’incapacità di approfittare fino in fondo delle occasioni di platino per tornare in vantaggio, sia a fine primo tempo (Iemmello dal dischetto) che nel recupero del secondo (la specie di rigore in movimento di D’Alessandro), sbagliare è fisiologico, però nel caso dei giallorossi è anche il segno che non è stato ancora compiuto quel passo avanti in termini di maturazione, cinismo, istinto, che invece sanno fare le squadre più ambiziose. Altrimenti a Bolzano, al di là dei meriti o meno, sarebbe stato pienone. E lo stesso vale per il derby di Santo Stefano [...]".