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Cittadella, Dal Canto: "La Juve Stabia corre tanto, mi aspetto un ambiente caldo"

Cittadella, Dal Canto: "La Juve Stabia corre tanto, mi aspetto un ambiente caldo"TuttoB.com
Dal Canto
© foto di claudia.marrone
ieri alle 14:30Cittadella
di Angelo Zarra

Alla vigilia della gara di campionato sul campo della Juve Stabia, in casa Cittadella ha parlato in conferenza stampa il tecnico Alessandro Dal Canto. Queste alcune delle sue dichiarazioni, riprese da trivenetogoal.it:

"Dopo una serie di partite in cui non abbiamo cannato la prestazione, più o meno da La Spezia in poi quando eravamo sul fondo, può essere che la squadra accusi la fatica per il recupero svolto negli ultimi due mesi e può starci un calo. La squadra si allena sempre bene. L’aspetto emotivo, anche, può condizionare e siamo tornati ad affossarci con il tema che non vinciamo in casa. Ce lo dobbiamo levare dalla testa. Non possiamo pensare di salvarci pensando di fare punti solo fuori casa, anche perché ora ci attendono più gare al Tombolato che in trasferta. Serve maggiore tranquillità, senza fare troppi calcoli. Mancano due mesi alla fine del campionato, ognuno di noi deve fare qualcosa in più per raggiungere l’obiettivo di vitale importanza. Non basta lo standard, dobbiamo andare oltre il nostro massimale ogni giorno della settimana. Nei primi tempi troviamo sempre difficoltà e siamo un po’ contratti. Ora i punti sono troppo pesanti per tutti e ci sta che ci siano maggiori fasi di studio all’inizio. Quando subentra la stanchezza e ci sono i cambi le partite si rompono. Perché accade in casa più spesso? Ci è subentrato nuovamente il tarlo casalingo. Palmieri dall’inizio? Può essere. Carissoni l’ho spostato sulla fascia destra contro il Modena per tamponare Caso. Lo vedo meglio quando parte dietro, terzino o braccetto in maniera indifferente. Quando chiama il dai e vai diventa imprevedibile ed ha senso offensivo in quello che fa. Detto questo può fare anche il quinto a centrocampo senza problemi. Contro la Juve Stabia può tornare a fare il braccetto. In questo momento abbiamo bisogno di certezze ed affidabilità dal punto di vista fisico. L’efficienza fisica per noi è prioritaria, la posta in palio è troppo alta. Nel 2025 è fondamentale l’aspetto della corsa. Pavan è un regista arretrato difensivo, così come Carissoni ha la mobilità di un giocatore che sa muoversi sull’esterno. Per tanto tempo l’asse Carissoni-Masciangelo sono stati importanti come valvola di sfogo tattico per la squadra. Su Masciangelo farò le valutazioni fino all’ultimo. Anche Salvi trascina qualche problemino fisico, sabato scorso abbiamo deciso di farlo rifiatare un attimo. Sul fronte offensivo sto riflettendo se giocare con le due punte o meno. Il tema non è il numero di giocatori offensivi, bensì l’efficienza. A volte ci si perde in valutazioni che non sanno di niente. Vita è un giocatore che più sta vicino alla porta e più diventa pericoloso. Lui ha maggiori attitudini all’inserimento. Il trequartista sarà il ruolo che gli darà più vantaggi in carriera. Spesso noi abbiamo raddrizzato o vinto le partite con i subentranti, ma nelle ultime gare con le due punte in campo dall’inizio abbiamo fatto fatica. Ad oggi, lo ripeto, è fondamentale l’efficienza fisica della squadra. In special modo a Castellamare di Stabia. La Juve Stabia corre tanto, crede in quello che fa, confortata dai risultati di campo. Hanno furia agonistica, grandi qualità perché 40 punti in classifica non si fanno per caso. In avanti sono pericolosissimi e il Menti è da sempre uno stadio difficile dove giocare. Sarà una sfida estremamente difficile per noi, ma siamo abituati a navigare nelle difficoltà, motivo per cui ci andremo a giocare la nostra sfida. Mi attendo un ambiente caldo e mi auguro il più professionale possibile. Spostare la pressione sull’arbitro, quando tutti a turno ci lamentiamo, mi sembra una perdita di tempo”