La clamorosa stagione in cui il Palermo sfiorò la Champions League

La stagione 2009-2010 rappresenta un capitolo indimenticabile nella storia del Palermo. I rosanero, sotto la guida di Delio Rossi (subentrato a Walter Zenga), sfiorarono una storica qualificazione alla UEFA Champions League, cedendo il passo alla Sampdoria solo alla penultima giornata. Questo campionato segnò il culmine delle ambizioni europee di altissimo livello da parte del club siciliano, che nelle stagioni successive non riuscì più a raggiungere simili traguardi.
L'inizio della stagione e il cambio in panchina
La stagione iniziò con Walter Zenga al timone del Palermo. Tuttavia, dopo un avvio altalenante e una posizione di classifica insoddisfacente, la dirigenza decise di esonerare Zenga il 23 novembre 2009. Al suo posto venne chiamato Delio Rossi, tecnico con esperienza e noto per la sua capacità di valorizzare le squadre a sua disposizione.
La svolta con Delio Rossi
L'arrivo di Rossi portò una ventata di entusiasmo e risultati positivi. La squadra adottò un gioco più offensivo e organizzato, ottenendo vittorie significative. Una delle più memorabili fu il successo per 2-0 contro il Milan a San Siro, che proiettò il Palermo nelle zone alte della classifica.
La corsa verso la Champions League
Grazie a una serie di prestazioni convincenti, il Palermo si ritrovò in piena corsa per un posto in Champions League. La lotta per il quarto posto, valido per l'accesso ai preliminari della massima competizione europea, coinvolse principalmente la Sampdoria, con i blucerchiati che si rivelarono i principali rivali dei siciliani.
Lo scontro diretto decisivo
Il momento cruciale della stagione arrivò alla penultima giornata, quando il Palermo ospitò la Sampdoria in un vero e proprio spareggio per il quarto posto. La partita, molto combattuta, si concluse con un pareggio per 1-1. Questo risultato favorì la Sampdoria, che mantenne due punti di vantaggio sui rosanero in vista dell’ultima giornata.
L'epilogo amaro e le conseguenze
Nell’ultimo turno, nonostante la vittoria del Palermo contro l'Atalanta per 2-1, la contemporanea vittoria della Sampdoria per 1-0 contro il Napoli sancì la qualificazione dei liguri alla Champions League con 67 punti conquistati, relegando il Palermo al quinto posto con 65 punti. Questo piazzamento garantì comunque l'accesso all'Europa League ma lasciò l'amaro in bocca per l'occasione sfumata.
I protagonisti della stagione
Tra i giocatori che si distinsero maggiormente spicca il capitano Fabrizio Miccoli, autore di 19 gol in campionato. Al suo fianco, arrivò un importante apporto sia da Edinson Cavani, appena 22enne a inizio annata ma già affermato all’interno della struttura della squadra, che da Javier Pastore, che si propose come una delle sorprese della stagione nell’intera Serie A.
Tutti insieme contribuirono in modo significativo alle fortune della squadra, rendendo il Palermo una delle compagini più interessanti del torneo.
Il declino nelle stagioni successive
La mancata qualificazione ai preliminari della Champions League in quell’annata rappresentò un punto di svolta nella storia recente del Palermo. La speranza di tutti i tifosi rosanero, infatti, era quella di vedere un Palermo di cui si potesse leggere il nome all’interno del blasonato tabellino dei risultati Champions League. Ma, nonostante la splendida cavalcata in campionato, ciò non si verificò.
Nelle stagioni successive, il club non riuscì a mantenere gli stessi livelli di competitività. Nonostante alcuni lampi, come la finale di Coppa Italia raggiunta nel 2011 e persa contro l'Inter, la squadra iniziò un lento declino. Problemi societari, cambi frequenti di allenatore e una gestione instabile portarono il Palermo a retrocedere in Serie B al termine della stagione 2012/2013.
La parabola discendente e il fallimento
Dopo un immediato ritorno in Serie A nella stagione 2013-2014, il Palermo riuscì a rimanere nella massima divisione italiana fino al 2017, anno in cui retrocesse nuovamente. Le continue difficoltà finanziarie e gestionali emerse in quegli anni culminarono con la retrocessione d’ufficio in Serie C nel maggio 2019, a seguito di irregolarità amministrative legate alla gestione del club (caso Arkus Network). Inizialmente, era stata comminata una penalizzazione di 20 punti, poi convertita nella retrocessione diretta. Di conseguenza, nonostante il club avesse raggiunto la zona playoff del campionato di Serie B 2018-2019, non poté prendervi parte.
Ma il peggio doveva ancora arrivare. Il 12 luglio 2019, il Palermo venne escluso dai campionati professionistici dalla FIGC per inadempienze finanziarie e, appena tre mesi dopo, la società rosanero fu dichiarata fallita. Il club ripartì dalla Serie D con un nuovo nome e una nuova proprietà.
La rinascita e il futuro
Dalle ceneri del fallimento, il Palermo è stato rifondato e ha iniziato un nuovo percorso dalle serie dilettantistiche. Grazie all'entusiasmo dei tifosi e a una gestione più oculata, il club ha intrapreso la strada della risalita, con l'obiettivo di riportare i colori rosanero nel calcio che conta. I risultati di calcio del campionato attuale di Serie B, nonostante un inizio in salita e una continuità che non sempre si è palesata, al momento sembrano premiare gli sforzi di rosa e dirigenza.
Infatti, in attesa della prossima e importante sfida contro la Cremonese, il Palermo per adesso si trova all’ottavo posto in Serie B - cioè l’ultimo disponibile per i playoff - con 39 punti, insieme al Bari. La squadra sta quindi cercando di lottare fino all’ultimo secondo per tornare in Serie A nella prossima stagione.