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Frosinone, Stirpe: "Qui nessuno deve sentirsi prigioniero, resti soltanto chi è motivato. Aggiustando qualcosa, possiamo essere subito competitivi. Se ci fossimo salvati non sarei stato più il presidente..."

Frosinone, Stirpe: "Qui nessuno deve sentirsi prigioniero, resti soltanto chi è motivato. Aggiustando qualcosa, possiamo essere subito competitivi. Se ci fossimo salvati non sarei stato più il presidente..."TuttoB.com
Stirpe
lunedì 24 giugno 2024, 13:24Frosinone
di Marco Lombardi

C'era grande attesa, in casa Frosinone, per la conferenza stampa del presidente Maurizio Stirpe.

Ecco le dichiarazioni rese dal numero uno del club ciociaro: “Ripartiremo in questo modo e rimarremo coerenti con la linea che stiamo per presentare oggi. Per comprendere dove si vuole arrivare bisogna sempre capire da dove si parte e noi partiamo da una vicenda molto dolorosa, non tanto per l’epilogo e per come è avvenuta. Il rammarico maggiore è che abbiamo posto in essere un lavoro importante per una squadra neopromossa e secondo me per piccoli dettagli e piccoli limiti non abbiamo fatto sì che quello che è stato un ottimo lavoro, e che ha portato a un rafforzamento economico-finanziario della società e a uno sviluppo del brand, non sia stato coronato con la salvezza. Quella sera richiamai la vicenda degli infortuni, secondo me rimane il momento cruciale della stagione e probabilmente se non li avessimo avuti avremmo potuto giocarci meglio alcune partite. Ho ringraziato lo staff tecnico e li ho ringraziati dopo il rompete le righe e ho lanciato un segnale: a Frosinone nessuno deve sentirsi prigioniero e deve rimanere solo chi vuole restare. E’ comprensibile che dopo una retrocessione del genere qualcuno non se la senta di andare avanti e di non proseguire un contratto stipulato quando le cose andavano meglio. Ho chiesto a tutti i miei collaboratori di riflettere perché so che la stagione che sta per iniziare non sarà una passeggiata di salute. La prima cosa sarà ritrovare l’equilibrio giusto e provare a non fare dei disastri. Le storie recenti di tante altre società dimostrano esattamente questo: se queste sconfitte non vengono metabolizzate con lo spirito giusto, non solo non diventano un trampolino di lancio per ripercorrere grandi cammini, ma diventano delle trappole che potrebbero determinare grandi preoccupazioni per il club. Per evitare questo chi rimane qui ci deve stare con la testa giusta, deve essere motivato dal solo fatto che c’è un grande lavoro da fare e che probabilmente riusciremo a costruire le sorti di una stagione soprattutto se sapremo mettere in campo la coesione, la pazienza perché ci saranno momenti difficili soprattutto all’inizio, la fiducia giusta perché la condizione preliminare è non lasciarsi prendere dallo scoramento e dall’ansia. C’è un’ansia eccessiva in questi giorni nel sapere chi sarà il nuovo allenatore e chi verrà. Non c’è nessuna fretta, le cose vanno fatte nel modo giusto e nei momenti giusti, avendo fiducia in chi lavora. Il fatto che io abbia voluto pianificare subito la conferenza all’indomani della sconfitta è perché sapevo benissimo che le prime due settimane c’è chi vuole sapere subito l’allenatore. Non siamo noi sbagliati, ma chi lo chiede. E’ assurdo provare ad abbreviare dei percorsi che non possono essere abbreviati. Di tutto abbiamo bisogno meno che di ansia, di gente che vuole fissare risultati. Ora dobbiamo solamente recuperare lo spirito giusto ed evitare di fare disastri. E abbiamo cinque strumenti per farlo: pazienza, coesione, fiducia, umiltà e determinazione. Frosinone non è una prigione, rimane solo chi ha la determinazione giusta. Tutti vogliono i nostri giocatori ma noi non abbiamo necessità di cedere nessuno. Noi, mai come quest’anno, siamo nella condizione di non dover vendere niente grazie al lavoro fatto da Angelozzi. Noi siamo consapevoli che aggiustando qualcosa possiamo avere una squadra subito competitiva. Ci sono state stagioni nelle quali partivamo con la maggior parte dei calciatori erano qui con lo spirito sbagliato e bisognava cambiarli, o addirittura non c’erano proprio i giocatori. Tutto questo si è riuscito a fare perché il lavoro degli ultimi 4 anni scarsi è stato fatto in modo tale da consentirci di ragionare con libertà su queste tematiche. Certamente il Frosinone non calerà la qualità né di quella che è la società, né dei suoi componenti, né dei calciatori. La mia intenzione, una volta recuperato lo spirito giusto e non aver fatto disastri, vedremo cosa saremo capaci di fare in campo. Non vogliamo smantellare, ma continuare a essere coerenti con un progetto che fa dell’equilibrio economico-finanziario la sua stella polare”.

Sulla società: “Io rimango a fare il presidente della squadra, vi dico onestamente che tanti collaboratori sanno che se ci fossimo salvati non sarei stato più il presidente della squadra perché avrei ritenuto concluso il mio ciclo. Non essere presidenti non significa non essere proprietari della squadra. Sapete che il punto di arrivo è quando la società è quando inizia ad essere autosufficiente e non ha necessità delle cure del proprietario. Ci fossimo salvati probabilmente avremmo avuto le condizioni per realizzare questo progetto. Ciò non toglie che ci sono cambiamenti importanti nel CDA: entra Piero Doronzo e non ci sarà Salvatore Gualtieri. Lui è una persona che devo ringraziare. Sarebbe dovuto rimanere qui per due anni dal 2017, poi per un motivo o per un altro è rimasto 7 anni. Il suo incarico non era più compatibile con i suoi impegni professionali e abbiamo deciso di separarci ma lo devo solo ringraziare perché ha rappresentato alla grande la nostra società. Se fossimo restati in Serie A avrei proposto ad Angelozzi di fare il presidente, ma anche adesso ha le chiavi della società perché ho una fiducia incondizionata nei suoi confronti. Piero Doronzo prenderà il posto di Gualtieri e gestirà il marketing, la comunicazione e i rapporti istituzionali. Non proietto oggi l’organigramma definitivo perché dobbiamo riflettere ancora su tante cose, in primis nel settore medico”.

Sul ritiro precampionato: “La sede resterà Fiuggi: si partirà il 7 luglio e si tornerà il 2 agosto. Sarà un ritiro molto lungo, il 3 agosto è prevista un’amichevole con la Lazio a Frosinone”.

Sul mercato: “Non mi occupo più di mercato, ho lasciato tutto in mano ad Angelozzi. Lui riesce a trovare il vestito giusto da indossare. Non parlo del nuovo allenatore”.