Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B baribresciacarraresecatanzarocesenacittadellacosenzacremonesefrosinonejuve stabiamantovamodenapalermopisareggianasalernitanasampdoriasassuolospeziasudtirol
Esclusiva TB

ESCLUSIVA TB - Delio Rossi: "Martusciello valido professionista, Vivarini può fare bene in una piazza importante. Palermo? Manca un pizzico di qualità. Se ti chiami Samp, hai l’obbligo di puntare alla promozione"

ESCLUSIVA TB - Delio Rossi: "Martusciello valido professionista, Vivarini può fare bene in una piazza importante. Palermo? Manca un pizzico di qualità. Se ti chiami Samp, hai l’obbligo di puntare alla promozione"TuttoB.com
Delio Rossi
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 4 luglio 2024, 17:35Le interviste di TB
di Marco Lombardi

La Salernitana di Martusciello, il Frosinone di Vivarini, il Palermo che difetta di qualità e l’importanza di chiamarsi... Sampdoria: di questo e altro ha parlato mister Delio Rossi ai microfoni di TuttoB.com.

Incassate le dimissioni di Sottil, la Salernitana riparte da Giovanni Martusciello, storico vice di Sarri...

“È un professionista di qualità, alla sua seconda chance, dopo l’esperienza di Empoli, nelle vesti di capo allenatore. Un profilo che ci può stare. Ma è un discorso relativo: l’importante è che vada bene alla società...”.

Il nazionale Under 20 francese Loum Tchaouna, ex attaccante granata recentemente ingaggiato dalla Lazio, che ruolo può ritagliarsi nella Capitale?

“Si tratta di un buon giocatore, fisicamente prestante e veloce. Ha una grande opportunità e dovrà essere bravo a sfruttarla. Il campo giudicherà. Certo, non è un crack, quello che può spostare gli equilibri, ma senz’altro un elemento utile alla causa biancoceleste”.

Fare risultato attraverso il bel gioco è l’obiettivo del Frosinone, così come estrinsecato dal dt Angelozzi. In questo senso Vincenzo Vivarini è una garanzia…

“Assolutamente sì. Lo stimo molto e nutro grande rispetto per chi, come lui, ha il coraggio di sporcarsi le mani. A Catanzaro ha stravinto un campionato e l’anno scorso ha raggiunto i playoff. Adesso sbarca in una piazza importante e ha tutte le carte in regola per fare bene”.

Cosa manca al Palermo per puntare alla Serie A?

“Un po’ di qualità. L’ideale sarebbe avere uno zoccolo duro di 7-8 giocatori e ogni anno inserire un paio di elementi per alzare l’asticella. Senza stravolgere né snaturare tutto ogni volta. Il mercato rosanero dipenderà dai ragionamenti della società, costola del City Group, che lavora molto sugli algoritmi, sui numeri… A volte servirebbe invece il guizzo, l’intuizione… Meno freddezza e più calore”.   

Crede che Accardi, neo ds della Samp, riuscirà ad allestire una compagine competitiva, compatibilmente con la situazione economica non floridissima dei blucerchiati ereditata dalla precedente gestione?

“In determinate piazze puoi anche schierare la Primavera, ma hai il dovere di ambire al massimo risultato. In altri termini, se ti chiami Sampdoria devi puntare dichiaratamente alla Serie A. Certo, le disponibilità economiche limitate potrebbero rappresentare un problema…”.

È più difficile per chi scende dalla A acclimatarsi alla B oppure per chi sale dalla C reggere l’urto della nuova categoria?

“Sicuramente è più semplice per chi arriva dalla C, perché è supportato da un entusiasmo dilagante. E poi non c’è tutta questa differenza tra C e B: il Catanzaro lo ha certificato. Viceversa, tra A e B c’è un abisso e il salto in massima serie è molto più alto. Detto questo, chi scende dall’Olimpo del calcio può usufruire del ‘paracadute’, ciononostante deve fare i conti con la delusione e le inevitabili scorie che si trascina una retrocessione. Se poi non risali immediatamente, rischi di restare in B a lungo o, peggio ancora, di fare il doppio salto all’indietro”.     

Come commenta il clamoroso flop della Nazionale agli europei?

“Ritengo che in queste competizioni, siano campionati del mondo o europei, non vinca chi è più forte bensì chi sta meglio. Fisicamente e quindi anche mentalmente. Quando abbiamo vinto nel 2021 contro l’Inghilterra sono stati Chiellini, Chiesa e Barella a fare la differenza. Questa volta, purtroppo, la squadra non stava bene, tant’è che il migliore in campo è stato Donnarumma, il portiere. Non abbiamo mai preso la palla, siamo sempre arrivati secondi. E la Svizzera ci ha surclassato”.     

 

  

© Riproduzione riservata
Altre notizie Le interviste di TB