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Esclusiva TB

ESCLUSIVA TB – Foscarini: “Cittadella, il problema è davanti. Ammiro D’Angelo, merita più considerazione. Bari in ripresa. Frosinone, il tempo stringe. Sassuolo e Cremonese le più forti”

ESCLUSIVA TB – Foscarini: “Cittadella, il problema è davanti. Ammiro D’Angelo, merita più considerazione. Bari in ripresa. Frosinone, il tempo stringe. Sassuolo e Cremonese le più forti” TuttoB.com
Foscarini
© foto di Federico Gaetano/Tuttolegapro.com
giovedì 26 settembre 2024, 16:00Le interviste di TB
di Marco Lombardi

La cadetteria sotto la lente d’ingrandimento di Claudio Foscarini, intervenuto ai microfoni di TuttoB.

Mister, partiamo dal ‘suo’ Cittadella: senza le distrazioni commesse nei minuti di recupero a Salerno e Mantova e al netto del ‘caso Desogus’, oggi la classifica direbbe quarto posto.

“Il Citta riesce sempre a fare la sua prestazione, è difficile rimproverargli qualcosa. La squadra è ben disposta in campo e organizzata, ma ha una lacuna. È fattuale. Malgrado subisca pochi gol, infatti, è il peggior attacco del campionato. Come ebbe a dichiarare Gorini, c’è bisogno di trovare alternative in fase offensiva. Rabbi e Ravasio sono giocatori validi, ma devono familiarizzare con la B”.

Lo Spezia, partito a fari spenti, potrebbe essere la rivelazione del campionato?

“Sì, ne sono convinto. Ho sempre ammirato Luca D’Angelo, che è stato anche un mio giocatore all’Alzano. Un allenatore che lavora sodo e ha fatto bene ovunque sia stato. Di più, credo che, finora, non sia stato apprezzato ed esaltato a sufficienza dai media e dagli addetti ai lavori. Lui è un po’ taciturno, ma sa sempre cosa vuole. Ho letto che la società parla di obiettivo salvezza, ma non credo sia così: lo Spezia deve essere protagonista perché ha tutte le carte in regola (ambiente, rosa, allenatore) per fare bene. Io dico che può lottare per la A con tante altre squadre”.

La rinascita del Bari, al di là dei meriti di mister Longo, pare anche il frutto di un indovinato rush finale della campagna acquisti.

“Sì, il direttore Magalini ha fatto un grande lavoro. E poi quando ci sono le idee chiare, i risultati arrivano. Il Bari non è partito bene, ma si sta riprendendo e le ultime prestazioni hanno riacceso la passione di una piazza importante. Che si nutre di entusiasmo”.

Stupisce, in negativo, l’ultimo posto in classifica del Frosinone di Vivarini, la cui panchina comincia a scricchiolare.

“Quando mancano i risultati, diventa difficile. Vivarini è un ottimo allenatore e l’anno scorso col Catanzaro ha mostrato probabilmente il miglior calcio di tutta la Serie B, ma ora è in difficoltà. Oltretutto l’ambiente ha digerito male la retrocessione e deve ancora ricompattarsi. Deve essere brava la società a credere nel tecnico e nei giocatori, sperando che non serva troppo tempo per rimettersi in carreggiata; diversamente si rischia di perdere il treno per i primi posti”.

Con la sola eccezione della Carrarese, che sta faticando parecchio, le altre neopromosse hanno impattato bene con la nuova categoria.

“Se vieni dalla vittoria di un campionato, hai una buona rosa e subentri nel modo giusto nella categoria superiore, l’impatto può essere positivo. Ho seguìto il Mantova l’anno scorso e quest’anno non ha cambiato filosofia, pur correndo maggiori rischi nella costruzione dal basso. Però Possanzini è bravo e i giocatori lo seguono alla lettera, quindi i virgiliani non hanno accusato il salto. Il Cesena, invece, è una squadra bella e tignosa, soprattutto davanti al proprio pubblico. Mentre la Juve Stabia, dopo una partenza super, è reduce da due ko di fila, ma gioca bene e il sintetico di casa può diventare il fortino su cui edificare la classifica. Quanto alla Carrarese, sì, è in evidente difficoltà: i numeri (5 sconfitte su 6 lo certificano); vale un po’ quanto detto per il Frosinone, in chiave salvezza però”.

Al netto dei successivi gradi di giudizio, quanto può pesare alla lunga quel -4 sulla classifica del Cosenza?

“Può pesare fino a un certo punto… Il Cosenza è abituato alla sofferenza e si è sempre tirato fuori, con tanta umiltà e sacrificio, da situazioni che sembravano apparentemente compromesse, acciuffando salvezze insperate. Il ‘Marulla’, poi, è un valore aggiunto: può trascinare i rossoblù verso l’obiettivo”.

Le sue favorite per la promozione?

“Sassuolo e Cremonese in primis. Poi Brescia, Spezia, Bari, se riesce a recuperare e a non perdere punti, e Pisa che, pur avendo qualcosa di meno delle altre a livello tecnico, ha i giocatori funzionali al credo di Inzaghi e l’atteggiamento giusto, quello che non ho visto in alcune delle cosiddette grandi”.

      

     

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