Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B baribresciacarraresecatanzarocesenacittadellacosenzacremonesefrosinonejuve stabiamantovamodenapalermopisareggianasalernitanasampdoriasassuolospeziasudtirol

La Repubblica - L'ex Nestorovski: "Seguo sempre il Palermo, eternamente grato a Zamparini. I rosanero possono ancora andare in A, ma devono darsi una mossa. Problemi in casa? Giocare davanti a 25-30mila persone dovrebbe essere più facile..."

La Repubblica - L'ex Nestorovski: "Seguo sempre il Palermo, eternamente grato a Zamparini. I rosanero possono ancora andare in A, ma devono darsi una mossa. Problemi in casa? Giocare davanti a 25-30mila persone dovrebbe essere più facile..."TuttoB.com
Nestorovski
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Oggi alle 09:19Palermo
di Marco Lombardi

Intervista a Ilija Nestorovski, ex attaccante del Palermo, sulle colonne de la Repubblica. Di seguito un estratto.

«Palermo per me ha rappresentato il periodo migliore della mia vita, anche per la mia famiglia. Sono stato benissimo e ho avuto l’occasione di misurarmi col calcio che conta».

Merito di Zamparini?

«Sarò eternamente grato al presidente che mi ha voluto a quei livelli. Che dispiacere la sua morte, era una brava persona. Grazie al suo lascito verrà ricordato per sempre».

Adesso, il club ha cambiato proprietà.

«Seguo sempre il Palermo e sul City Group ho solamente pensieri positivi perché investono soldi e comprano molti calciatori dagli stipendi alti per costruire un organico ampiamente competitivo. Ci sono almeno due interpreti per ogni ruolo. Purtroppo, per ora non si vedono risultati».

Questione di tempo?

«Sì, penso che fra un po’ arriveranno: è una squadra troppo forte per la B. Però a inizio stagione, con tutti quegli acquisti, la immaginavo già capolista».

Intanto bisogna ritrovare i gol. Solo due quelli delle punte.

«C’è un problema evidente. Ogni attaccante ha bisogno di fiducia. Ci sono momenti negativi in cui la palla non vuole entrare neanche per sogno. Provi a reagire ma non becchi mai la porta. Prima o poi torneranno e sarà tutto più facile».

[...]

E il fattore casalingo che non incide?

«Quando giocavamo al “Barbera” vincevamo spessissimo. Certo, ci potevano stare poche partite sbagliate, ma per noi lo stadio era sicuramente uno stimolo. Non prendevamo molte imbarcate e segnavamo tanto con un pubblico onnipresente. Una motivazione in più».

Il successo in campionato manca da febbraio, dal match col Como.

«Non capisco il perché, davanti a 25 o 30 mila persone dovrebbe essere più semplice. Forse c’è pressione, ma non deve essere una scusante: c’è sempre. Si può mettere in discussione tutto, ma non chi spinge dal primo minuto».

La medicina dopo un avvio che lascia vari dubbi?

«Il Palermo può ancora andare in A ma deve iniziare a vincere con continuità. Ho visto l’incontro col Sudtirol e pensavo si ripetessero anche in casa con la Salernitana».

Intanto bisogna ritrovare i gol. Solo due quelli delle punte.

«C’è un problema evidente. Ogni attaccante ha bisogno di fiducia. Ci sono momenti negativi in cui la palla non vuole entrare neanche per sogno. Provi a reagire ma non becchi mai la porta. Prima o poi torneranno e sarà tutto più facile».

[...]

E il fattore casalingo che non incide?

«Quando giocavamo al “Barbera” vincevamo spessissimo. Certo, ci potevano stare poche partite sbagliate, ma per noi lo stadio era sicuramente uno stimolo. Non prendevamo molte imbarcate e segnavamo tanto con un pubblico onnipresente. Una motivazione in più».

Il successo in campionato manca da febbraio, dal match col Como.

«Non capisco il perché, davanti a 25 o 30 mila persone dovrebbe essere più semplice. Forse c’è pressione, ma non deve essere una scusante: c’è sempre. Si può mettere in discussione tutto, ma non chi spinge dal primo minuto».

[...]