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RdC - Sersanti: "Alla Juventus ho fatto la... spugna!"

RdC - Sersanti: "Alla Juventus ho fatto la... spugna!"TuttoB.com
Sersanti
Oggi alle 09:39Reggiana
di Marco Lombardi

Intervista ad Alessandro Sersanti, centrocampista della Reggiana, sulle colonne de il Resto del Carlino. Di seguito un estratto dell'articolo di Francesco Pioppi. 

 

 

Sersanti, allora i tifosi possono davvero stare sereni?

 

"Sì, lo ribadisco: le voci resteranno voci. Io qui sto benissimo e abbiamo degli obiettivi da raggiungere tutti assieme, quindi non mi muovo".

Facciamo chiarezza: il suo ruolo ‘preferito’ è quello di mezzala in cui sta giocando adesso, giusto?

"Mi adatto bene a tutti i ruoli, ma di sicuro quello che faccio ora mi fa rendere un po’ di più, quindi sono contento e adesso i risultati stanno arrivando".

 

[...]

 

La vera Reggiana però si sta vedendo solo nelle ultime settimane, quand’è che è scattata questa metamorfosi e perché?

"La debacle di Cittadella ci ha scosso parecchio e abbiamo capito che era il momento di fare quel passo in più che ci serviva: è un attimo trovarsi sul fondo della classifica. Abbiamo reagito facendo due grandi prestazioni con Juve Stabia e Mantova e da lì il nostro gioco e i nostri principi sono saliti di livello. Il percorso è in netta crescita e lo si è visto anche a Salerno nonostante la sconfitta".

 

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In questi mesi ha ricevuto tanti complimenti anche per la sua capacità di resistenza, capita spesso di vederla scattare in maniera poderosa anche a fine partita: prima del calcio c’era l’atletica nel suo ‘menù’?

"No, a dire la verità ho giocato a tennis per molti anni e nelle giovanili facevo il difensore centrale, quindi non ero consapevole di avere queste capacità. Con il passaggio alla Juventus invece ho preso consapevolezza dei miei limiti e delle mie qualità, ma per questo devo ringraziare solo papà Paolo e mamma Elisa che m’hanno fatto così… Speriamo non finisca la benzina!".

Che esperienza è stata quella bianconera? "Incredibile. Io poi avevo fatto le giovanili in provincia di Grosseto, non avevo mai frequentato i professionisti e sono stato catapultato in un altro mondo. All’inizio ero senza parole, mi allenavo con campioni come Di Maria, Chiesa, Bonucci… Un sogno ad occhi aperti in cui ho cercato di essere una spugna".

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