Salernitana, il pres. Iervolino: "La retrocessione grida vendetta. Ora una programmazione per tornare in A in 2-3 anni. Con Petrachi non c'era empatia: Martusciello e Colantuono li ha scelti lui, io..."
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Nel corso di Vianema, il podcast ufficiale della Salernitana, è intervenuto il presidente Danilo Iervolino.
Di seguito un estratto delle sue parole, riprese da tuttosalernitana.com: "Ci sono tante cose che mi hanno amareggiato. La retrocessione dell'anno scorso grida vendetta: Pirola gioca in Grecia, i due attaccanti sono andati alla Lazio. Se tornassi indietro farei esattamente quello che ho fatto, ma con una maggiore presenza e con decisioni da prendere da solo senza fidarmi di manager, consiglieri e direttori. La responsabilità è mia, sono arrabbiato con me stesso ed è chiaro che presidenti si diventa, non si nasce. Ora mi interessa programmare per tornare in Serie A in 2-3 anni. In una piazza già carica d'entusiasmo avrei dovuto evitare proclami".
[...]
Sull'attualità: "Con Petrachi non c'è stata empatia, ho subìto le sue scelte ed è una cosa che non dovevo permettere a nessuno. Io avrei trattenuto Bradaric, Kastanos, Coulibaly e Daniliuc. Lui era di opinione diversa. Ha portato ottimi giocatori, ma io avrei seguito una strada diversa. Nel tempo ho saputo che ha riferito alcune cose all'Amministratore Delegato. A quel punto, pensando anche ai risultati che non arrivavano, ho pensato di interrompere quest'avventura professionale. Martusciello e Colantuono sono state sue scelte, io mi sono assunto la responsabilità di chiamare a Salerno due professionisti come Breda e Valentini che hanno voglia di costruire qualcosa di importante nel tempo in questa città. Ecco, qui da noi non verranno mai più dirigenti o allenatori che si sentono più grandi della Salernitana. Ora dobbiamo pensare a raggiungere quanto prima il nostro obiettivo, sperando di arrivare alla salvezza nel più breve tempo possibile".