Carnevali: "Valuterei la Roma ma il Sassuolo è un grande club. Presto riceverò telefonate per Berardi"
"Il Sassuolo è retrocesso il 19 maggio intorno alle 14,30. Nel tardo pomeriggio ho telefonato a Fabio Grosso e il giorno dopo, parlando con lui e con il nuovo direttore sportivo Francesco Palmieri, siamo ripartiti con un unico pensiero: tornare in Serie A. Ora siamo in vetta nel campionato cadetto, ma è più importante che la squadra stia giocando bene. A San Siro andiamo a fare una partita seria perché la Coppa Italia ha un valore e ci piacerebbe vincere. E poi è bello aver la possibilità di sfidare un grande club come il Milan e giocare anche quest’anno in uno stadio così prestigioso": così Giovanni Carnevali nel corso di un'intervista alla Gazzetta dello Sport.
Per adesso il Sassuolo torna a San Siro, stasera negli ottavi di Coppa Italia, e la classifica della Serie B strappa solo un sorriso a Giovanni Carnevali, che nel suo ufficio milanese si divide tra telefonate, appuntamenti, messaggi: "Siamo in testa, ma è più importante che la squadra stia giocando bene. A San Siro andiamo a fare una partita seria perché la Coppa Italia ha un valore e ci piacerebbe vincere. E poi è bello aver la possibilità di sfidare un grande club come il Milan e giocare anche quest’anno in uno stadio così prestigioso. Ecco, vedo questa sfida come l’opportunità di dare continuità al nostro lungo percorso in Serie A. In attesa di tornarci".
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In Serie B siete appena passati al comando: se l’aspettava? E sarà una lotta a tre con Pisa e Spezia o si inserirà qualcuno?
"Oggi conta poco la classifica. Noi abbiamo un’ottima squadra e un ottimo allenatore. Grosso ci sta aiutando nella conoscenza di una categoria a cui non siamo abituati. Il campionato è lungo e difficile, e sono convinto che ci siano altre squadre destinate al vertice, anche se magari adesso sono un po’ staccate: penso a Palermo, Cremonese, Sampdoria. Bastano tre vittorie di fila e risali in fretta".
Lei non ha quasi mai sbagliato l’allenatore. Grosso è pronto a fare una bella carriera?
"Può diventare allenatore da grande club. Ne ha tutte le caratteristiche sia come tecnico sia come uomo. Ha idee chiare, conoscenze, personalità. Ed è l’allenatore giusto per la filosofia del Sassuolo".
Carnevali nelle scorse settimane è stato accostato alla Roma dopo il passo indietro di Lina Souloukou.
"Falso. Ho letto e sentito certe voci e naturalmente l'eventuale interessamento mi fa piacere. Ma non sono abituato a riflettere su cose che non esistono. Se mai dovessi essere contattato, ci penserei".
E ancora.
"Lo sa che per me il Sassuolo è un grande club. E soprattutto ha una grande proprietà. Chiunque ha l’ambizione di far parte di una delle società più importanti. Però per me non conta tanto dove lavori, ma come. Cioè il modo in cui la proprietà intende il tuo ruolo e te lo lascia svolgere".
Vero o falso che se riportasse il Sassuolo in A valuterebbe un cambiamento con maggiore serenità?
"Mi lasci portare il Sassuolo in A: è il mio unico obiettivo. A tutto il resto penserò dopo".
Vero o falso: ha già ricevuto qualche telefonata per Berardi?
"Falso. Ma a breve arriveranno. Il valore del giocatore è top. Berardi pian piano sta arrivando alla condizione ottimale.A volte penso che io e Mimmo siamo accomunati dallo stesso destino: potevo lasciare il Sassuolo io, poteva lasciarlo lui e invece siamo qui insieme. Legatissimi tra di noi e con questo club".