
Demiral: "A Sassuolo esperienza incredibile. De Zerbi non parlava inglese, Farioli traduceva"
Merih Demiral, intervistato da GianlucaDiMarzio.com, ha riavvolto il nastro dei ricordi parlando della sua avventura con la maglia del Sassuolo. Ecco le sue parole: “L’esperienza al Sassuolo per me è stata incredibile, mi sento ancora spesso con membri dello staff. Nei primi giorni è stato difficile comunicare perché non parlavo italiano, ma ho trovato grandi giocatori come Matri, Peluso e Magnanelli che mi sono stati accanto e mi hanno aiutato. Sassuolo è stata una città importantissima per me e il mio percorso di crescita“.
E proprio in Emilia, Merih ha potuto lavorare con due potenziali maestri di calcio che, in un modo e nell’altro, lo hanno aiutato a crescere: “Ho anche avuto De Zerbi e Farioli come allenatori (il secondo come allenatore dei portieri, ndr). De Zerbi non parlava inglese, quindi Farioli faceva da traduttore tra me e lui. Sono contento per Francesco, vedevo ottime qualità in lui e lo si è notato subito quando è andato ad allenare in Turchia. Ora è un allenatore incredibile, sono contento per tutti e due”.
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Sassuolo, Juventus e Atalanta in Serie A, ma la sua carriera avrebbe potuto prendere una piega ben diversa: “Ero vicinissimo al Milan, però dopo aver parlato con la mia attuale società abbiamo deciso di non andare a giocare lì. Il Milan è una grande squadra, e mi piacerebbe un giorno lavorare con Pioli. Già quattro o cinque anni fa, quando ero alla Juventus, ero stato vicinissimo al Milan. Al tempo c’era Maldini, ma dopo non si fece più nulla”.
Milano proprio nel destino, perché: “Sono stato vicino anche all’Inter ma non si è fatto nulla perché l’Atalanta ha preferito non cedermi”. Poi riflette un attimo, guarda fisso: “Tornare in Italia? Vediamo, nel calcio non si sa mai cosa può succedere”.







