La Nazione - Spezia, D'Angelo racconta D'Angelo. "Cinema e lettura le mie passioni. E adoro la cucina della mamma"
Intervista a Luca D'Angelo, tecnico dello Spezia secondo della classe in Serie B, sulle colonne de La Nazione. Di seguito un estratto.
Ci parli della sua famiglia.
"Mia mamma Flora ha 85 anni, una donna straordinaria alla quale mi ispiro. Dopo la scomparsa di mio papà Nicola quando io avevo solo 6 anni, lei sostenne grandi sacrifici per me e mio fratello Carmine, non ci fece mancare nulla. Ogni volta che torno a Pescara la vado ovviamente a trovare e, in un colpo solo, distruggo tutti i sacrifici culinari, approfittando degli ottimi piatti che mi cucina (ndr. ride)".
Che scuole ha frequentato?
"Ragioneria, ma non è stata una scelta mirata al futuro. Ho sempre avuto l’idea di fare il calciatore".
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Poi l’incontro con sua moglie.
"Ho conosciuto mia moglie Grazia al mare a Pescara nel 1999; quest’anno sono 25 anni che stiamo insieme. Siamo stati fidanzati un anno e poi ci siamo sposati. Mia moglie è un avvocato, una donna molto forte e fondamentale per me. Ho due splendide figlie: Nicole di 21 anni, che studia Economia e Maria Sole di 11 anni che frequenta la prima media. Siamo una famiglia felicissima".
Pescara sempre nel cuore.
"Sono legatissimo alla mia città, è il mio buen ritiro nel quale ritrovo un po’ di tranquillità".
Hobby?
"Sono un divoratore di cinema e mi piace tantissimo leggere, a partire dai quotidiani, passando per i libri improntati all’attualità".
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Il suo piatto preferito?
"Servirebbero tante pagine di giornale per elencarli... Dico, comunque, lasagna e pasta e fagioli".
Qual è l’aspetto più bello del suo carattere e quello, invece, che vorrebbe correggere?
"Sono una persona che affronta le cose con grande ironia, anche se sembro serio. Mi arrabbio pochissimo, non sono permaloso o rancoroso. Ma non sono il massimo della socialità, sono di poche parole, specie se non conosco le persone. Di sicuro sono una persona educata".
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