Gridò 'scimmia' ad Akinsanmiro: cinque anni di DASPO a una tifosa bresciana

A più di un mese da Brescia-Sampdoria, partita salita agli onori della cronaca non tanto per l’1-1finale quanto per l’episodio di razzismo che aveva visto come protagonista il centrocampista blucerchiato Ebenezer Akinsanmiro, arriva un’ulteriore condanna per una colpevole di quei cori.

Si tratta di una quarantenne tifosa del Brescia che ha insultato a più riprese il calciatore gridandogli ‘scimmia’ dalla tribuna. Per la donna è arrivato un DASPO dalla questura di Brescia e per i prossimi 5 anni non potrà entrare allo stadio. Se dovesse violare la sanzione, rischia da uno a tre anni di reclusione, con una multa che potrà arrivare fino a 40 mila euro. A segnalarla agli agenti della Polizia di Stato impegnati nel servizio pubblico, erano stati altri sostenitori presenti sugli spalti.

Akinsenmiro festeggiò il gol di Coda in quell’occasione proprio imitando una scimmia per rispondere ai cori e ai versi ricevuti. Il Giudice Sportivo nel suo comunicato sanziono il Brescia con un’ammenda di 12.000 per «il coro discriminatorio che aveva visto protagonista l’8% della curva», circa duecento tifosi. Una decisione che smentiva le parole del tecnico di allora Pierpaolo Bisoli che aveva commentato così l'accaduto: "Akinsanmiro? Non puoi provocare così il pubblico. Io non avevo sentito niente prima, ma a prescindere si deve avere rispetto".