La Nazione - Scontro tra Serena Arrighi e Carrarese Calcio 1908 sullo Stadio 'dei Marmi'
"Scontro tra Serena Arrighi e Carrarese Calcio 1908 sullo Stadio 'dei Marmi'", titola La Nazione.
"La sindaca Serena Arrighi non ha gradito la frase 'una decisione personale e quasi emotiva' scritta nero su bianco nel Comunicato della Carrarese Calcio 1908. Quello inviato mercoledì per dire che i lavori necessari al completo adeguamento dello Stadio dei Marmi devono essere a carico del Comune e non della società calcistica. Secondo la sindaca come detto durante il consiglio comunale di mercoledì si tratterebbe di un insulto rivolto a lei, nonostante l’amministrazione stia cercando la giusta soluzione. E così ha colto l’occasione per levarsi il sassolino dalla scarpa. 'Mercoledì è uscito un lungo comunicato apparentemente scritto da un avvocato e con una nota non piacevole – ha detto la sindaca rispondendo alle interpellanze dell’opposizione –, perché quando si attacca una donna che sia sindaca o sia ingegnere, le si dà dell’emotiva. Aspetto il prossimo step perché mi si dia anche dell’isterica. Allora è inutile che ci mettiamo le magliette rosse in occasione della Giornata contro la violenza di genere se poi si dà dell’emotiva alla sindaca perché semplicemente tenta di difendere la comunità'.
'Ribadisco quello che ho detto il 5 dicembre assieme alla vicesindaca Roberta Crudeli ai vertici della Carrarese – ha aggiunto la sindaca durante il consiglio comunale –. E cioè che noi siamo felici del traguardo raggiunto dalla Carrarese e in conseguenza di ciò siamo disponibilissimi a fare tutto ciò che è in nostro potere per far sì che la Carrarese possa continuare a giocare in serie B allo Stadio dei Marmi. Il Comune per lo Stadio dei Marmi ha speso due milioni di euro, e in 133 giorni ha eseguito i lavori necessari per poter riaprire lo Stadio, come promesso nella prima partita di ottobre. Questo è stato innanzitutto un grande risultato raggiunto, e sto anche aspettando che la Carrarese cortesemente riconosca in maniera esplicita e pubblica questo traguardo che ha raggiunto il Comune, perché comunque pare tutto dovuto e non si riconosce mai quello che viene fatto fino in fondo'...", si legge nell'articolo di Alessandra Poggi.
[...]