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GazzSport - Catanzaro, Caserta: "Periodo molto positivo, mi fa piacere. A Bari cambio di mentalità"

GazzSport - Catanzaro, Caserta: "Periodo molto positivo, mi fa piacere. A Bari cambio di mentalità"
Caserta
Oggi alle 17:00Catanzaro
di Angelo Zarra
fonte gazzetta.it

Il Catanzaro di Fabio Caserta è la squadra del momento in Serie B. Domenica ha inflitto allo Spezia la prima sconfitta interna stagionale (0-1, gol di Pittarello), scavalcato la Cremonese al quarto posto e portato a 9 la striscia di risultati utili (con 5 vittorie, le ultime 2 consecutive), che è quella aperta da più tempo nel torneo. I calabresi sono rimasti i soli imbattuti nel 2025 (l’altra era proprio lo Spezia) e da due mesi vanno più lenti solo di Sassuolo e Pisa. Le difficoltà di inizio stagione e i tanti pari del girone d’andata sono alle spalle. 

Caserta, sorpreso da una virata del genere? 

"Più che sorpreso mi fa piacere, è un periodo molto positivo per risultati, prestazioni e per la crescita individuale e collettiva. Ma questo è un gruppo che vuole migliorarsi sempre, quindi non mi stupisce che le cose stiano andando bene. Nel periodo in cui pareggiavamo tanto, comunque, non abbiamo perso e ci siamo garantiti continuità, che nel calcio è l’aspetto più importante". 

È partito con l’obiettivo salvezza, se ad agosto se le avessero detto che dopo 27 turni avrebbe avuto 42 punti ci avrebbe creduto? 

"Assolutamente no, anche se speravo in una crescita costante. Quanto al quarto posto, adesso è relativo e io ripeto sempre le stesse cose: continuiamo così senza pensare ad altro". 

Quando avete svoltato? 

"A Bari, dove abbiamo pareggiato 1-1 (il 18 ottobre, ndc), c’è stato un cambio di mentalità e una svolta tattica per quanto successo in campo. Però certe cose nascono anche fuori dal campo e in quella settimana ricordo un pranzo tutti insieme, anche con le famiglie, che ha unito ancora di più il gruppo". 

I suoi modelli di riferimento chi sono? 

"Tatticamente uno dei più bravi è stato Pasquale Marino, che ho avuto al Catania. Sul piano caratteriale Antonio Conte quando ero all’Atalanta, dava tanto a ogni calciatore. Le loro idee mi piacciono, anche se io poi le reinterpreto". 

All’inizio una parte dell’ambiente era scettico nei suoi confronti, dopotutto arrivava da un esonero a Cosenza… 

"Bisogna sempre avere il tempo di lavorare. A Catanzaro, dopo i numeri delle ultime 2 stagioni, sarebbe stato difficile per chiunque, ma io sono venuto qui senza ansie perché c’è una proprietà (la famiglia Noto, ndr) in cui credo, che è sana, solida e forte; un d.s. come Ciro Polito, che conoscevo e col quale avevo già lavorato, c’erano giocatori di valore a cui sono stati aggiunti elementi validi e tifosi incredibili, calorosi e civili, in casa e fuori". 

Che cosa dà uno come Iemmello? 

"Oltre a essere un importante finalizzatore fa giocare molto bene la squadra, è intelligente dal punto di vista tattico, cerca giocate che gli altri attaccanti nemmeno vedono. Iemmello è un lusso per la categoria che ci teniamo stretto, anche perché essendo catanzarese ha il Catanzaro nel cuore, quindi dà sempre di più e fa capire a tutti i compagni cosa significhi giocare con questa maglia addosso". 

Siete partiti in sordina, adesso però vi aspetteranno tutti… 

"Il paradosso è che nel nostro momento migliore arriva il difficile perché ci si aspetta sempre di più dal Catanzaro. Dovremo essere bravi a non sottovalutare niente e nessuno, a partire dalla Reggiana che affronteremo domenica al Ceravolo, e a tenere vivo questo entusiasmo con le prestazioni e i risultati". 

Smetterà di parlare di salvezza? 

"La classifica è chiara e tutti abbiamo un desiderio enorme di disputare i playoff, ma non dobbiamo abbassare l’attenzione e l’intensità e per riuscirci non dobbiamo pensarci. La vittoria con lo Spezia è stata una tappa importante, solo che mancano ancora 11 gare in cui provare a ottenere il massimo possibile, senza cullarci. Dove arriveremo lo vedremo alla fine".