CorSport - Semper, lo 'specialista': "Pisa, tutto per vincere”
Intervista ad Adrian Semper, portiere del Pisa, sulle colonne del Corriere dello Sport. Di seguito un estratto.
Adrian Semper, come ha vissuto il trasferimento dal Como in A al Pisa in B?
«Nella mia carriera non ho mai incontrato una società come quella nerazzurra che mi volesse con tanta decisione. E’ stato facile scegliere. Il Pisa è ambizioso, ben strutturato e vuol fare un grande passo in avanti. C’è tutto quello che serve per ottenere grandi risultati».
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In Italia hai conosciuto la serie A con il Chievo e il Genoa, poi tanta serie B. C’è tanta differenza? «In ogni ambiente si vivono esperienze diverse. Chievo è stata la mia prima casa in Italia e lì ho imparato la vostra lingua. Conservo tanti ricordi belli, Verona mi ha dato la possibilità di gioca in serie A e in Serie B. Poi il Genoa, una grande piazza con i tifosi affezionati alla squadra in maniera incredibile».
Com’è stato l’impatto con il Pisa? «Direi decisamente eccellente. Rapporti facili con la squadra e con il mister, sono entrato subito in sintonia con il gruppo. Il resto poi è stato automatico. I tifosi sono davvero stupendi. So bene cosa devo fare sul campo, ho un ruolo delicato e pericoloso. Il mio compito è dare il massimo perché i miei errori sono sotto gli occhi di tutti. Ma ho imparato a gestire benissimo sia i momenti belli che quelli brutti, credo che anche questo sia un talento».
Se l’aspettava una partenza così fulminante? «Siamo scattati subito forte con lo stesso obiettivo in testa. Mi è piaciuto subito questo gruppo, è composto da bravi ragazzi, non c’è nessuno che vuol dominare o agisce in modo sbagliato. Per vincere un campionato così difficile è indispensabile partire da queste basi».
Quanto è importante essere guidati da un tecnico come Pippo Inzaghi? «E’ una persona speciale, di alto livello, un campione autentico, ci dà tanto e trasmette anche negli allenamenti la voglia di vincere sempre. Siamo tutti contenti di lavorare con lui e questo alla fine fa la differenza».
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