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QS - Mi presento, sono William Viali. "Mi piace comandare le partite. Prandelli è stato il mio maestro"

QS - Mi presento, sono William Viali. "Mi piace comandare le partite. Prandelli è stato il mio maestro"TuttoB.com
Viali
giovedì 27 giugno 2024, 08:38Reggiana
di Marco Lombardi

"Mi presento, sono William Viali. 'Mi piace comandare le partite. Prandelli è stato il mio maestro'", scrive il Resto del Carlino. 

Il neo allenatore: "Amadei non l’ho ancora visto, ma gli ho mandato un video per ringraziarlo".

Mister Viali, com’è nata l’opportunità di arrivare alla Reggiana?

"Il giorno dopo la risoluzione del contratto col Cosenza mi ha contattato il direttore Pizzimenti, è stato tutto veloce anche perché stavo per partire per New York e avevo la testa presa un po’ da diverse situazioni. C’era un 10% che potessi finire all’Empoli, ma sono felicissimo di essere qui in una piazza importante, con un tifo stupendo e un club solido alle spalle".

Ha già incontrato patron Amadei?

"Non personalmente, ma ovviamente lo conosco di fama e non solo come presidente di calcio, ma anche come imprenditore di successo. Gli ho mandato un video poco fa per salutarlo e ringraziarlo, in attesa di incontrarlo".

Qual è la sua filosofia di calcio? C’è un allenatore che ha avuto e al quale si ispira?

"Porto con me il ricordo di tanti tecnici, ma se devo fare un nome dico Prandelli: prima l’ho avuto nella Primavera dell’Atalanta, poi al Lecce e alla Fiorentina, ha segnato il mio percorso professionale. Il calcio però negli ultimi cinque anni è cambiato moltissimo, quindi mi piace osservare gli allenatori che sono in auge adesso. Ho fatto tanta gavetta che mi è servita per avere elasticità e credo di essere arrivato un po’ a una sintesi".

Quale?

"Mi piace il gioco offensivo, proveremo a comandare le partite, ma dovremo essere capaci di cambiare assetto anche in corsa, con grande dinamismo. Se mi permettete vorrei citare una frase che mi sta a cuore…".

Prego.

"La tattica gioca bene, ma non vince le partite. Questo per dire che alla fine la differenza la fa sempre la mentalità, la voglia di superare gli ostacoli che si presentano anche se prepari una sfida alla perfezione".

Andiamo sui singoli: Cigarini resterà? Il play è un po’ nel limbo...

"La decisione finale andrà presa tra tutte le parti, lui è un giocatore diverso rispetto alla media, per struttura, età ed esperienza. Cercheremo di capire assieme cosa sia meglio e se siamo sulla stessa lunghezza d’onda, con lui e con la società".

Il neoacquisto Maggio che tipo di giocatore è?

"Ha già fatto vedere ottime cose in Serie C, ora deve solo dimostrarle nella categoria superiore. È abituato a giocare a sinistra col piede invertito, ma è bravo sia ad entrare nel campo che a rifinire e ha fatto diversi assist (8 in 32 partite, ndr) è un ragazzo molto interessante".

È in arrivo anche il difensore Meroni, suo ‘fedelissimo’, cosa ci può dire?

"In primis che è un grande uomo e che lavora per il bene comune. Parliamo di un difensore molto forte fisicamente, veloce, aggressivo e molto bravo sui calci piazzati. È arrivato a una maturità in Serie B che lo può portare ad alti livelli. Aggiungo che la Reggiana era già sulle sue piste prima ancora che diventassi l’allenatore granata".

Ci sarà spazio anche per un ritorno di Portanova?

"Ci siamo confrontati col direttore e vediamo cosa succederà, non essendo un nostro calciatore (è di proprietà del Genoa, ndr) posso solo dire che è un giocatore molto duttile, con grandi qualità e capace di ricoprire più ruoli".

 

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