Cremonese, Stroppa: “L’aspetto mentale farà la differenza”

Il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Cremonese-Juve Stabia, gara valida per la 33ª giornata di Serie BKT in programma domenica 13 aprile alle 15. Ecco le sue dichiarazioni.
La Juve Stabia e la Cremonese si sfidano in uno scontro diretto a cui arrivano con percorsi diversi: la prima ha registrato più volte filotti di vittorie consecutive con qualche stop, mentre la Cremo ha avuto più continuità. È un appuntamento fondamentale per blindare il quarto posto?
“Da qui alla fine ci attendono sei finali, dobbiamo pensare di partita in partita. Anche la Cremo ha avuto una continuità di risultati che ci ha portato ad avere una classifica importante, diamo merito alla nostra squadra e al percorso che sta facendo da tanto tempo”.
Considera la Juve Stabia la rivelazione del campionato? La sfida potrebbe giocarsi soprattutto sugli esterni?
“Sono d’accordo, li seguo già dall’anno scorso quando per il gioco espresso non c’entravano nulla con la Serie C. Pagliuca è bravissimo, ha dato un’identità importante e i risultati si vedono. La Juve Stabia ha dalla sua la spensieratezza: come il Catanzaro che l’anno scorso giocava un bel calcio, fatto di entusiasmo e conoscenze, è partito con delle ambizioni di un certo tipo e poi si è ritrovato in una posizione di classifica che permette di tirare fuori il meglio da qualsiasi giocatore. Gli esterni sono importanti, ma io penso anche agli attaccanti. Vedremo che partita uscirà”.
Pickel sarà assente per squalifica. Chi giocherà al suo posto?
“Uno tra Collocolo e Gelli, stanno bene entrambi. Vedremo”.
La Juve Stabia è molto cinica. Quanto conterà non ripetere gli errori di attenzione delle scorse gare?
“Sarà fondamentale. Noi a Reggio Emilia abbiamo concesso contropiedi gratuiti su giocate forzate, domani servirà migliorare nel palleggio. Loro sono terzi o quarti per concretezza, portano a casa ciò che producono e a maggior ragione dovremo essere più bravi”.
Contro la Reggiana Valoti non ha brillato. Crede che sia meglio considerarlo un’arma a partita in corso?
“Valoti non perderà mai la stima da parte mia, ho fatto di tutto per averlo qui e lui voleva a tutti i costi la Cremo. A livello di condizione è in netta crescita, a fine primo tempo avrei cambiato lui ma anche altri 4-5 giocatori per gli errori che abbiamo fatto. Negli spogliatoi ho detto poco perché sono stati gli stessi ragazzi a tirare fuori temi di cui avrei parlato io, infatti una volta rientrati in campo abbiamo portato la partita dalla nostra parte. Gli errori di Mattia fanno parte di pro e contro delle giocate individuali, io credo che possa ricoprire bene quel ruolo e lo prendo in considerazione anche in quella posizione”.
Nelle ultime 8 partite la Cremo ha segnato 18 gol, spesso giocando spesso senza il proprio bomber e con 10 marcatori diversi. L’assenza di Vazquez ha responsabilizzato anche altri giocatori?
“Vedendo il rapporto tra occasioni create e gol fatti siamo quattordicesimi, considerando che tiriamo in porta tra le 20 e le 30 volte a partita siamo ancora in credito da questo punto di vista. Vazquez è capocannoniere, ma quante volte siamo arrivati davanti alla porta con altri giocatori quando c’era? Adesso stanno segnando di più, ma ci arrivavamo spesso. Franco è un giocatore che vorrei sempre avere a disposizione, perché con lui la squadra ha una consapevolezza importante”.
Vandeputte si sta ritagliando un ruolo importante in questa Cremo ed è a -3 dal record di assist dello scorso anno. Come è migliorato nell’interpretazione del ruolo che le ha assegnato?
“È entrato in un contesto che io vedevo congeniale. Oggi sarebbe semplice dire che avevo ragione, ma non è questo il punto: ci voleva tempo perché potesse capire dove si trovasse, in un contesto diverso e con una maglia che ha un certo peso. Probabilmente anche lui aveva aspettative pesanti su se stesso, credendo di dover determinare su ogni pallone. Ci è voluto del tempo, ma adesso Jari c’è. Spero faccia il record di assist, ma voglio soprattutto che segni di più. Contro la Reggiana è arrivato al tiro e ha fatto due assist, eppure non mi è piaciuta la sua prestazione”.
Potremmo vedere più cambi di formazione nelle prossime settimane, soprattutto in vista dei playoff?
“Se i calciatori mi danno la possibilità le farò serenamente, altrimenti opterò per scegliere quelle che ritengo le caratteristiche migliori. La squadra sta benissimo, in tutti gli elementi: anche chi è stato fuori a lungo domani potrebbe giocare, ho fatto i complimenti ai ragazzi perché oggi andavano tutti forte. Prenderò in considerazione le rotazioni quando ci saranno partite ravvicinate, ma non voglio cambiare tanto per farlo. In ogni caso ho grande considerazione per tutti i giocatori che ho a disposizione”.
Ha parlato di giocatori fuori da un po’ di tempo: Bonazzoli ultimamente sta trovando meno spazio, Folino ha raccolto pochi minuti dal suo arrivo…
“Bonazzoli è un giocatore con qualità innate che sta migliorando in condizione fisica ed è dentro al progetto tecnico, oltre ad essersi inserito benissimo nello spogliatoio. Non vedo l’ora di poterlo inserire. Folino si è presentato benissimo, sarà titolare della Cremonese e ha potenzialità eccezionali: forse caratterialmente non ha dato la personalità che lo contraddistingue, ma sta crescendo di allenamento in allenamento. È stato un acquisto perfetto”.
Quanto conta arrivare ai playoff in forma, fisicamente e soprattutto mentalmente?
“Solitamente le mie squadre a fine campionato hanno gamba e condizione, ma è la testa che fa la differenza: lo abbiamo visto nei 15 minuti di Reggio Emilia in cui abbiamo lasciato troppo campo agli avversari. Non era una questione fisica, perché poi in ripartenza con Azzi e Johnsen siamo stati pericolosi. In questo momento è fondamentale essere forti di testa”.