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Colantuono: "In vetta classifica delineata. Le big in difficoltà possono ancora crescere. Troppi esoneri? L'allenatore è da sempre l'anello debole..."

Colantuono: "In vetta classifica delineata. Le big in difficoltà possono ancora crescere. Troppi esoneri? L'allenatore è da sempre l'anello debole..."TuttoB.com
Colantuono
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 20:15Flash news
di Marco Lombardi

Stefano Colantuono ha rilasciato un'intervista ai microfoni di TMW. L’ex allenatore della Salernitana si è anche soffermato su alcuni temi inerenti all’attuale campionato di Serie B. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni:

Sassuolo, Pisa e Spezia: si può dare per certo che le due promosse dirette usciranno da questo gruppetto?

«Credo che la classifica abbia ormai una forma delineata. Il Sassuolo, per l’organico che ha, farà un campionato a parte, con Pisa e Spezia che si sono costruite un buon margine sulle inseguitrici. Vedremo, poi, cosa accadrà ai playoff. Sempre che vengano disputati».

In questa stagione, poi, ci sono alcune big con qualche problema di continuità, come Bari e Palermo, o in piena difficoltà come Sampdoria, Frosinone e la stessa Salernitana.

«Sicuramente le aspettative che hanno queste squadre possono recitare un ruolo importante, nel caricarle o nel rendere la situazione più complicata. La verità è che in Serie B è fondamentale avere pazienza e cercare sempre di muovere, anche di poco, la classifica. Per tutte loro, però, c’è ancora tempo per crescere: è in questi giorni che si dà lo strappo verso il finale di stagione».

Allargando l’analisi al campionato di Serie B, ben otto club hanno cambiato allenatore, alcuni dei quali più volte. Non ha la sensazione che si esoneri con eccessiva leggerezza? In cadetteria come anche nelle altre serie professionistiche…

«L’allenatore è da sempre l’anello debole nel mondo del calcio, perché è più semplice cambiare un allenatore che rinnovare profondamente la squadra. Detto questo, vista la mia esperienza, posso dire che l’esonero per un allenatore, in particolar modo se giovane, può essere anche un momento di crescita. E soprattutto quando hai, com’è accaduto a me, la possibilità di misurarti con presidenti come Gaucci e Zamparini. Due persone che ringrazierò per sempre per ciò che mi hanno lasciato».