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GdS - Pisa e Spezia, il grande duello: la corsa a ostacoli prima della sfida-verità, in gioco c'è la A

GdS - Pisa e Spezia, il grande duello: la corsa a ostacoli prima della sfida-verità, in gioco c'è la ATuttoB.com
© foto di Federico Serra
Oggi alle 16:00Flash news
di Angelo Zarra

Attraverso le pagine de La Gazzetta dello Sport, il giornalista Nicolò Binda ha analizzato la corsa al secondo posto tra Pisa e Spezia: "Facciamo chiarezza. Il Sassuolo ha blindato il primo posto: più che per i 5 punti di vantaggio, per lo strapotere che sta dimostrando ovunque (a parte gli scontri diretti...), senza il minimo segnale di cedimento. La Cremonese invece, pur in crescita, non ha ancora la continuità necessaria per recuperare l’abissale distacco che la tiene lontana dalla promozione diretta. E allora prepariamoci a un lunghissimo derby per il secondo posto, visto che se lo giocano Pisa e Spezia, divise oggi da 4 punti in classifica ma da sempre da una fiera rivalità lunga 60 chilometri. Ad accendere questa sfida, tra 25 giorni e dopo tre turni di campionato, ci sarà proprio lo scontro diretto. All’andata il derby aveva aperto la stagione con le scintille (da 0-2 a 2-2). Al ritorno potrebbe chiuderla. 

Punti di forza - Il vantaggio del Pisa non è trascurabile, anche perché nelle ultime 5 giornate ha perso un solo punto sullo Spezia. Pippo Inzaghi dunque può ancora sbagliare una partita, Luca D’Angelo no. Il carattere non manca alle due squadre. Il Pisa incarna lo spirito del capitano Caracciolo e ha sempre reagito bene dopo le tre sconfitte: due vittorie dopo la prima, un pari e due vittorie dopo la seconda, tre vittorie dopo la terza, compresa quella col Sassuolo. Tutte le sconfitte erano arrivate in trasferta, adesso Inzaghi deve rispondere alla prima interna. E lo farà a Cesena, stesso avversario affrontato (in casa) dopo il primo ko assoluto. Il carattere dello Spezia s’è visto invece domenica con il Palermo, quando ha rischiato di perdere una partita dominata, trovando i due gol del pareggio al 92’ e al 95’: squadra bunker, subisce pochissimo (in tutti i sensi) e difficilmente esce dalla partita. La differenza tra le due squadre sta tutta nell’atteggiamento. Il Pisa è più variabile, può attaccare o chiudersi e ripartire con entusiasmanti folate in contropiede, sapendo che a Cesena ritrova un elemento fondamentale per questo gioco come Tramoni. Lo Spezia invece è una squadra di armadi telecomandati dal piccolo genio Salvatore Esposito con le sue imbucate, impenetrabile dietro e con nuove soluzioni davanti: Lapadula (al di là del timido debutto) insieme a Pio Esposito promette un’accoppiata da scintille. Lo stesso Lapadula è stato il sogno estivo del Pisa - prima di passare allo Spezia a gennaio - ma la stessa la curiosità è adesso tutta per Meister, appena arrivato per dare sostanza all’attacco: essendo domenica squalificato Lind, è probabile vedere lui come punto di riferimento. 

Il cammino - Insomma, tra 25 giorni al Picco non mancheranno i motivi, oltre ovviamente agli effetti sulla classifica. Che potrebbe non essere più la stessa, visto il cammino prima del derby. Tutto in salita. Nel prossimo turno sono entrambe in trasferta, lo Spezia in Emilia (Modena) e il Pisa in Romagna. Seguirà un doppio appuntamento interno contro squadre oggi nei playoff come Catanzaro e Juve Stabia. Poi un’altra trasferta, in teoria di diverso spessore, perché se il Pisa sarà di scena sul campo del Sassuolo (che finora in tre scontri diretti ha fatto un solo punto), lo Spezia sarà messo alla prova dall’agguerrito Südtirol. Guai a sottovalutare. E poi si arriverà al 9 marzo, stadio Picco, dove Spezia e Pisa hanno messo in scena battaglie epiche e purtroppo anche tragiche. Però mai, nella loro storia, si sono affrontate con una posta in palio così alta. Si chiama Serie A.