FOCUS ON...Davide Facchin, il "Nembo Kid" della Reggina

Le trattative di mercato sull’asse Pavia-Reggio Calabria negli ultimi anni hanno portato solo soddisfazioni, economiche al club lombardo, e tecniche a quello amaranto che due stagioni or sono ebbe la fortuna e il coraggio di poter scommettere su tale Francesco Acerbi, che si rivelò poi essere il miglior difensore della Serie B ed ora è arrivato al Milan dove giocherà la Champions League. Uno che dal Milan ci è partito è invece Davide Facchin, portiere classe 1987 nato a San Donà di Piave che i primi passi calcistici li mosse proprio in rossonero ed ora è approdato proprio alla Reggina.

Strani incroci, come strani e stupiti erano gli sguardi dei tifosi del Pavia quando nel 2010 videro arrivare questo ragazzo, allora 23enne con zero esperienza di campionati professionistici alle spalle ma solo con un buon passato nella primavera rossonera, dove aveva condiviso il campo con giocatori del calibro di Astori, Ardemagni e Legati e dove ebbe la fortuna di essere allenato da una leggenda del club come Franco Baresi. Anche Carlo Ancelotti fu ben impressionato dalle sue capacità e lo premiò con una convocazione in prima squadra arrivata il 24 Dicembre 2006, quando Davide stava difendendo alla grande la porta della Primavera allora in testa al campionato.

Facchin però è un portiere dalla grande personalità , che se ne infischia delle critiche e prosegue deciso per la sua strada. Per questo il primo anno in riva al Ticino riesce subito ad imporsi come titolare giocando 25 partite di buona qualità mantenendo la propria porta inviolata in quattro occasioni nonostante la stagione azzurra non sia tra le più esaltanti. Gli esigenti tifosi pavesi nutrono ancora dei dubbi nei confronti del loro numero 1, ma sarà il secondo anno a fugarli, con Facchin che si lascia alle spalle il brutto infortunio rimediato la stagione precedente e per il quale era stato operato in artroscopia, riuscendo a disputare 33 gare delle quali cinque chiuse a zero gol subiti.

Dopo l’ultima stagione anche i tifosi più scettici sono costretti a ricredersi sul suo conto, visto che in più di un’occasione Davide risulta il migliore in campo dei suoi, dei quali è uno dei leader tecnici e il principale leader emotivo della squadra, che spesse volte dipende dalle sue direttive.  Per alcuni interventi ricorda quasi un supereroe, tanto che la stampa locale lo soprannomina “Nembo Kid” per la teatralità di certe sue parate, davvero da rifarsi gli occhi.

Adesso anche per lui è arrivata la grande occasione in una categoria superiore, con una squadra come la Reggina che ha dimostrato di essere sempre attenta a ciò che succede in Lega Pro, puntando molto su ragazzi giovani presi a poco e rivenduti a molto. La connessione con Pavia (che allora disputava addirittura la Seconda Divisione) ha già provato di essere molto solida, e l’impressione è che un affare sullo stampo di Acerbi si possa ripetere vista la solidità di un giocatore che le ha passate tutte ed è sempre tornato più forte e migliorato.