Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B baribresciacarraresecatanzarocesenacittadellacosenzacremonesefrosinonejuve stabiamantovamodenapalermopisareggianasalernitanasampdoriasassuolospeziasudtirol
TMW Scommesse
Esclusiva TB

ESCLUSIVA TB – Lucchesi: “Pisa in A? Grande gioia, da ex e toscano. Palermo: con il passo giusto, playoff da protagonista. Samp e Salernitana: nel calcio vale una regola… Avellino promosso con merito. Bene la volontà di lavorare sui giovani”

ESCLUSIVA TB – Lucchesi: “Pisa in A? Grande gioia, da ex e toscano. Palermo: con il passo giusto, playoff da protagonista. Samp e Salernitana: nel calcio vale una regola… Avellino promosso con merito. Bene la volontà di lavorare sui giovani”TuttoB.com
Lucchesi
© foto di Federico De Luca
ieri alle 11:15Le interviste di TB
di Marco Lombardi

Dal Pisa a un passo dalla sua sesta, storica, promozione in Serie A al ritorno in cadetteria dell’Avellino, passando per il rebus Palermo e i guai di Samp e Salernitana. Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Fabrizio Lucchesi, dirigente di lungo corso – è stato direttore generale, tra le altre, di Empoli, Roma dello scudetto, Fiorentina e Pisa - nonchè acuto osservatore della realtà cadetta.

Direttore, si avvicina il ritorno del Pisa in Serie A, a distanza di 34 anni dall’ultima apparizione. Per i nerazzurri sarebbe la sesta promozione nel massimo campionato.

“Un grande risultato, una grande gioia. Sono doppiamente felice: da toscano perchè si arricchisce il panorama delle squadre di Serie A della mia regione e da ex perché so quanto è importante il tifo a Pisa”.

Il Palermo si conferma squadra umorale e altalenante: che ruolo potrebbe recitare qualora dovesse accedere ai playoff?

“Se trova un po’ di continuità e il passo giusto, può essere protagonista perché dispone di qualità importanti”.

Restando in tema di playoff: conterà di più la posizione nella griglia o la condizione psico-fisica?

“Certo, partire davanti aiuta. Senza dubbio. Ma lo stato di forma è fondamentale perché inizia un altro campionato. Se la condizione non è buona, tutto ciò che è stato fatto nelle precedenti 38 partite diventa vano. Quindi ok la griglia, ma prima di tutto conta lo stato di forma con cui una squadra arriva ai playoff”.

Cosa significherebbe per Sampdoria e/o Salernitana un'eventuale discesa in C?

“Un disastro. In primis perché sono due piazze storiche e di grandi tradizioni. Troppo importanti. È un peccato vederle in una posizione di classifica così deficitaria. Io mi auguro che possano riuscire a salvarsi, purtroppo però hanno entrambe un piede di là. Nel calcio vale una regola: non vince il brand, né la grande società, bensì il migliore…”.

Lei crede che la rimodulazione del calendario, dettata dalla dipartita del Papa, possa danneggiare qualche squadra a vantaggio di altre?

“No, perché sono decisioni oggettive, che non vanno ad intaccare la soggettività dell’uno piuttosto che dell’altro. In questo momento della stagione tutti fanno i conti e hanno da recriminare qualcosa. Io credo che, invece, alla fine le cose che valgono per tutti non facciano mai male a nessuno”. 

L’Avellino ha raggiunto l’Entella in Serie B. Incertissimo, invece, il duello veneto tra Padova e Vicenza per la vittoria finale nel girone A.

“L’Avellino ha vinto con pieno merito. Sono stati bravi a superare un momento di difficoltà, ricompattandosi con il cambio di allenatore. Inoltre l’organico, a mio parere, è il più attrezzato di tutti. Mentre il duello nel girone A è un bel rompicapo, perché 2 punti di distacco lasciano aperto ogni scenario: sarà bagarre fino all’ultimo”.

Poi resterà da decidere la quarta promossa dalla C, tramite i playoff.

“Credo che ipotizzare come possa finire un playoff sia un esercizio arduo e, direi anche, temerario perché anche lì inizia un altro campionato, ancora più importante e lungo, con 28 squadre. Il passato ci ha insegnato che spesso non vincono le squadre più accreditate, ma quelle che stanno meglio”.

Parliamo di singoli. Pio Esposito è in rampa di lancio per la Serie A: può essere il futuro attaccante della Nazionale?

“Si è messo in mostra in B e potrebbe essere protagonista nella massima serie e anche oltre. Però vorrei fare un ragionamento più generalista: con piacere, colgo il dato oggettivo che l’età anagrafica si è abbassata, a testimonianza della volontà di lavorare su giocatori giovani e di prospettiva. Questa può essere un’ulteriore opportunità per la valorizzazione dei giovani, quindi una mission, ancora più forte, della categoria”.

     

 

 

© Riproduzione riservata
Altre notizie Le interviste di TB