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GazzSport - Aramu lancia il Mantova: "Adesso ci salviamo. Poi potremo sognare la A"

GazzSport - Aramu lancia il Mantova: "Adesso ci salviamo. Poi potremo sognare la A"TuttoB.com
Aramu
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 9 aprile 2025, 15:00Mantova
di Angelo Zarra
fonte gazzetta.it

La stagione del Mantova sembra procedere parallelamente a quella di Mattia Aramu: il trequartista tanto inseguito dai lombardi la scorsa estate si è ritrovato in una vera e propria montagna russa di prestazioni, con un inizio non particolarmente facile fino ad una leggera ripresa a fine anno, salvo poi iniziare il 2025 con un lungo infortunio. Fatalità vuole che il suo periodo di stop sia coinciso con il lungo momento di crisi affrontato dalla propria squadra. Ora che è tornato, pure la squadra sembra in ripresa, motivo per cui si sente più determinato che mai a regalare ai propri tifosi la tanto sperata salvezza. 

Ci parli della sua stagione: dopo un inizio non facile c’è stata una leggera ripresa a fine 2024, poi però un lungo infortunio l’ha tenuta due mesi fuori.

“All'inizio dovevo entrare nei meccanismi dell'allenatore, poi a novembre-dicembre stavo tornando ai miei livelli. Purtroppo l’infortunio a inizio gennaio mi ha tenuto fuori due mesi, ora però comincio a stare bene. Ho lavorato tanto separatamente perché ci voleva un po’ di tempo per recuperare".

Si diceva che questa potesse essere la stagione del rilancio. La svolta arriverà da queste ultime partite? 

“I primi mesi dovevo entrare nelle idee del mister. Facciamo un calcio facile da fare quando lo impari, però devi entrare in determinati meccanismi che inizialmente non sono semplici, soprattutto se sei abituato a fare altro in campo. Penso però di aver dato il mio contributo sotto ogni punto di vista, peccato per l’infortunio ma ora è tutto archiviato, mancano 6 partite e spero di poter tornare come quando stavo bene fisicamente".

Al Genoa ha avuto modo di lavorare con Caridi, storico giocatore del Mantova. Si è confrontato con lui prima del suo arrivo qui e anche durante la stagione in corso? 

“Prima di venire qua non avevo detto niente a Caridi perché ancora non c’erano certezze, ma dopo che c’è stata l’ufficialità mi ha fatto un grosso in bocca al lupo. Ci sentiamo spesso io e lui e ci vediamo anche qua a Mantova. È sempre stato una spalla anche quando ero infortunato, per me è un punto di riferimento". 

L’obiettivo è la salvezza, però in questo gruppo vede la possibilità di ambire in futuro a qualcosa di più?

“Sì, molto, perché mi ricorda il primo anno che feci a Venezia. Allora si trattava di una società ambiziosa che al secondo anno raggiunse la A, qui la prima cosa che ho detto al direttore al mio arrivo era che ci vedevo un futuro. C’è ambizione, e questo è quello che fa ben sperare Mantova: quando c’è una società importante che ha ambizione tutto ciò può fare la differenza". 

E la sua ambizione potrebbe essere raggiungere la A con il Mantova in futuro? 

“Quello solo il Dio del calcio lo sa. Non ho la bacchetta magica, ma posso dire che a Mantova sto bene, sia con la società che con i tifosi. Io rimarrei perché voglio stare dove sto bene, però staremo a vedere".