GazzSport - Amatucci fa progetti: "Ora la salvezza con la Salernitana, poi la A con la Fiorentina"

La sfrontatezza di un ventunenne con la maturità di un calciatore esperto ed un piede destro calibrato per dirigere il gioco con apprezzabile disinvoltura. È il biglietto da visita di Lorenzo Amatucci, classe 2004, aretino di Castelnuovo di Subbiano, centrocampista della Salernitana e tra le piacevoli rivelazioni del campionato di B che ogni anno mette in vetrina tanti talenti. “El Nino”, lo chiamano così i compagni, è di proprietà della Fiorentina. Con la maglia viola ha vinto tre coppe Italia Primavera e due Supercoppe di categoria. Ora l’obiettivo è diverso: la salvezza con la Salernitana.
Cosa servirà per evitare la retrocessione?
“Più coraggio e non avere paura anche se la palla adesso pesa di più”.
Difficile?
“Noi ci siamo per la volata salvezza, pensiamo di potercela fare”.
In panchina c’è Breda. Nella scorsa stagione eravate insieme a Terni e non è andata bene.
“Con lui disputammo un gran finale di stagione, peccato per l’epilogo. Ha esperienza e sa come gestire questi momenti, anche nello spogliatoio”.
Si è pentito della scelta della scorsa estate?
“No, anche se per ora è un anno difficile ma è bello perché gioco per la prima volta in una piazza così importante. La gente vive di calcio e questo lo avverti”.
Peccato per i risultati.
“Dispiace molto non essere riusciti fin qui a dare alla gente le soddisfazioni che merita. Siamo i primi ad essere tristi perché avvertiamo la responsabilità di voler far felice i tifosi”.
Cosa non è andato in questi mesi?
“Siamo partiti con aspettative alte, come giusto che fosse. La squadra era ed è di alto livello ma quando le cose iniziano ad andare male tutto si complica. Anche per gli allenatori che sono poi arrivati non è facile riuscire a fare meglio”.
La sua stagione, però, è decisamente positiva. Nelle speciali classifiche di rendimento è sempre ai primi posti.
“Pretendo molto da me stesso e sono consapevole che avrei potuto dare anche di più”.
In cosa?
“Ad esempio qualche gol ed assist in più. Per giocare in A occorre migliorare”.
Intanto ha giocato 29 partite su 30 da titolare. Non c’era solo lo scorso ottobre, nel momento dell’ultimo saluto alla sua giovane mamma Barbara.
“È stato il momento peggiore della mia vita. Lei era il mio punto di riferimento, sempre presente anche se distanti. Ogni giorno con la mamma c’era sempre la prima ed ultima telefonata”.
In questi mesi non è mancato il sostegno di tanti.
“Mi hanno dato forza, devi averla quando perdi la persona più importante altrimenti rischi di perderti. Papà Daniele, mia sorella Melissa, la mia compagna Camilla, i nonni sono fondamentali”.
Lo sono sempre stati.
“Si, quando avevo 9 anni mia madre veniva a prendermi a scuola e mi accompagnava alla stazione per raggiugere Firenze. Dopo gli allenamenti la sera veniva a riprendermi ed in treno mangiavo il pranzo preparato da nonna Mara”.
La Fiorentina è stata la sua seconda famiglia.
“E’ parte fondamentale della mia vita, non solo da calciatore. Una società che dà sempre grande attenzione ai giovani, non fa mancare nulla”.
In viola tante vittorie e la maglia delle Nazionali giovanili. Il momento più bello in azzurro?
“La vittoria dell’Europeo con l’Under 19, nel 2023 a Malta. Una delle esperienze più belle della mia vita. Un gruppo che è diventato sempre più unito, amici fuori e dentro al campo. Così abbiamo costruito quel successo”.
In panchina c’era Alberto Bollini, ex allenatore della Salernitana. Coincidenze?
“Ci diede tanta serenità, ci faceva stare bene. Grazie a lui siamo diventati sempre più forti”.
Adesso c’è l’Under 20, poi l’Under 21?
“È un obiettivo. Spero di raggiungerla il prima possibile ma penso di non meritarla ancora. Ci sono calciatori più bravi. Chi è al mio posto gioca in A”.
Qual è il centrocampista italiano più forte?
“Tonali”.
Il suo idolo da bambino?
“Xavi”.
Cosa pensa dell’allenatore della Fiorentina Palladino, anche lui un ex granata.
“Lo so, me ne ha parlato di quella esperienza. Lui è molto bravo, sta facendo grandi cose”.
Il suo sogno?
“La Fiorentina e la serie A, ma prima voglio conquistare la salvezza con la Salernitana”.